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NESSUNO E’ SALITO IN CIELO

             Nessuno è salito in cielo, solo Cristo Gesù.

La Scrittura afferma che solo il nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù è l’Unico che è sceso sulla terra ed è l’Unico che è salito in cielo. Nessun altro personaggio biblico si trova in cielo, le loro tombe sono fra noi:

Atti 2:29 Fratelli, si può ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d’oggi.

Atti 13:36 Or Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato, ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto;

Deu 34:5,6 Così Mosè, servo dell’Eterno, morì là, nel paese di Moab, secondo la parola dell’Eterno. E l’Eterno lo seppellì nella valle del paese di Moabdet

Se in buona fede si segue la Scrittura senza interpretazioni personali e senza le radici della tradizione religiosa, si può conoscere la verità secondo la Parola di Dio.

2Samuele 22:31 La via di Dio è perfetta, la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco. Egli è lo scudo di quelli che si rifugiano in lui.

Isaia 28:10 Poiché è un precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po’ qui, un po’ là».

Un solo verso della Scrittura non può chiarire tutto, ma occorrono più scritture per comprende. La Parola di Dio spiega se stessa, basta cercare un po’ qui un po’ là nella bibbia, le fonti esterne nono sono valide perché scritte da origini tramandate.

2Giovanni 9 Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio.

Giovanni 3:13 E nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figliuol dell’uomo che è nel cielo.

Dio, il Padre eterno e Gesù Cristo non possono mentire, affermando che nessuno è salito in cielo se non l’unico che ne è disceso, Cristo Gesù.

1Corinzi 15:20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono.

Cristo, il primo che è risuscitato a vita eterna, la primizia di tutti i morti, nessun altro è resuscitato a vita eterna prima di Lui, nemmeno Enoc, ne Elia.

Salmi 115:17 Non sono i morti che lodano il SIGNORE, né alcuno di quelli che scendono nella tomba;

Calossesi 1:18 Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa.

Se Cristo è il primo ad essere risorto dai morti, primo figlio risorto a vita eterna, dovrebbe essere ovvio che nessun essere umano sia risorto o salito in cielo. Altre interpretazioni non hanno fondamento.

2Re 2:1 Ora, quando l’Eterno volle portare in cielo Elia in un turbine,

Ebrei 11:5 Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Prima infatti di essere trasportato via, ricevette la testimonianza di essere stato gradito a Dio.

Leggendo la storia di Elia, di Enoch, è chiaro che essi furono trasportati da un luogo ad un altro e non videro arrivare la morte, si può dire che passarono dal sonno alla morte, nessuno di loro salì in cielo.

Aspettiamo con fede la venuta del Re, nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù, affinché i morti in Cristo risuscitino per la vita eterna che ci è stata promessa.

Presto venga. Così sia.

 

 

 

 

 

L’UNICO SALVATORE: GESU’ CRISTO.

Quando i tempi sono duri e molto difficili ognuno spera in un salvatore, qualcuno che possa risolvere i propri problemi e quelli della società in cui vive. Così l’uomo è in cerca della soluzione ai problemi e, naturalmente, è indirizzato a trovarla in sé stesso ovvero nelle sue capacità e nella sua intelligenza. Fino adesso, però, non vediamo nessun miglioramento anzi sembra che stiamo sprofondando sempre più. Ma può un uomo benché dotato di grande intelligenza e buone intenzioni dare la soluzione ai problemi del mondo? Chi potrà salvare l’uomo dai suoi mali? Certamente non l’uomo “politico” corruttore e schiavo della corruzione. E nel campo della religione?

Viviamo in una vera babilonia di religioni. Chiese, pastori, profeti, divinatori, indovini, sognatori, difficile da distinguere chi è il vero dal falso. Oggi c’è molta più possibilità di leggere la Bibbia, però molti sono trascinati dall’uomo-dio del momento che è in grado di far muovere milioni di persone e anche di soldi con il pretesto di essere mandato del vero Dio. Questo è il mondo.

Dio ci invita ad uscire da questo mondo perché Egli è l’unico che può risolvere i nostri problemi personali e quello dell’umanità intera; perciò è solo a Lui che ci dobbiamo rivolgere e fissare lo sguardo. Se uscire dal mondo fisicamente è impossibile, invece mentalmente è possibile non andando dietro ad ogni vento di nuove dottrine (Efes 4:14).

L’uomo è mortale, perciò è niente. Non può salvare la sua vita figuriamoci se può salvare la vita degli altri! Allora chi potrà salvarlo dalla sua fine?

Ecco, Dio nella sua infinita misericordia ci ha donato la sua Salvezza: il suo unico Figlio Gesù il Cristo. Egli è la soluzione di tutti i problemi. La nostra ancora di salvezza è Gesù il Cristo, in questo mare tempestoso solo a Lui dobbiamo attaccarci. Purtroppo dobbiamo ammettere che la Verità fondamentale di tutta la Bibbia è oltre modo trascurata, anzi si cerca di stabilire in tutti i modi se questa Verità ha delle fondamenta storiche aggiungendo del personale alle giuste verità rivelate mentre si ignora la fonte principale che è l’ispirazione divina.

Molti affermano di conoscere il vero ed unico Dio Padre Onnipotente ed immortale, e si dichiarano suoi testimoni, ma quando si tratta di riconoscere il suo unico Figlio, la Via e la Verità e la Vita, non trovano nessuna scrittura che rivela la sua discendenza ovvero la sua vera natura. Come si fa ad essere testimoni di Gesù senza conoscerlo?

Allo stesso modo sembra che, Gesù il Cristo, colui che è venuto sulla terra dal cielo mandato dal Padre (Giov 8:12,19), abbia fallito il Suo compito nel rivelare chi sia il vero Padre Eterno.

Come si può essere testimoni di Gesù il Cristo se non si crede che Egli è venuto dal cielo? E che Egli si è spogliato della Sua gloria, che è nato da donna come vero uomo, pieno della potenza di Dio, che fu morto ed è risuscitato a nuova vita secondo la Scrittura? E che con il suo sacrificio ha distrutto il peccato una volta per sempre e che ora siede alla destra del Padre come Sommo Sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, nel vero santuario ?

“Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete” (Giov 5:43).

Non si può essere suoi testimoni se non si crede che è anche Lui un Dio e che deve venire per governare la terra e il mondo con potenza secondo la volontà del Padre!

“Chi dite che Io sia?” disse Gesù ai suoi discepoli. Perché è di vitale importanza per noi conoscerlo. Allora domandiamoci è lo stesso Dio Padre? È anch’Egli Dio? È un semplice uomo unto da Dio Padre?

Eppure è sufficiente questo solo passo della bibbia per dimostrare chiaramente la distinzione di due esseri spirituali che hanno creato ogni cosa:

“… tuttavia per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo” (1Cor 8:6).

Traduzione sbagliata? Manomissione? Dio non sa controllare la Sua parola e, quindi, uomini abili più astuti di Dio hanno scritto questo? Niente di tutto ciò, questa è la verità cosi come è scritta.

Dibattere su vari versi con lunghe teologie, attingendo a diverse traduzioni della bibbia, con lo scopo di dimostrare il contrario, solleva varie questioni spirituali. Il primo punto è che viene meno la fiducia nella vera fonte di Verità: la Parola di Dio rivelata.

1Corinzi 8:6 rivela che vi è un solo Dio Padre da cui tutto deriva e dipende, non che il Figlio non è un Dio.

E voi per opera sua credete in Dio, che l’ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio” (1Pietro 1:21)

E’ chiaro che è per opera del Figlio che crediamo nel Padre, non è opera umana credere nel Padre e nel Figlio.

Si parla da sempre del rapporto tra il Padre e il Figlio e della loro sostanza: chi dice che Dio è una Triade oppure che Dio è uno per cui il Figlio non è altro che un uomo, semplicemente Unto da Dio, oppure che Dio è uno, in quanto sia il Padre che il Figlio sono manifestazioni dello stesso Essere. Chi non crede nella preesistenza di Gesù è interessato a dimostrare che il Padre è Dio mentre il Figlio no. In ogni caso la Verità è nella Scrittura rivelata.

La vera ed unica fonte di Verità è questa:

“… disse Gesù: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giov 14:6).

“Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giov 8:12).

Tutta l’intera bibbia si potrebbe sintetizzare in queste parole. Possiamo discutere in eterno di leggi, di sabati, di feste, di verità e non verità ma chi non crede che Gesù il Cristo è l’unica via per conoscere Dio Padre, non potrà mai conoscere il vero DIO. L’UNICA FONTE DI VERITÀ A CUI POSSIAMO ATTINGERE È GESÙ IL CRISTO, NON NE ESISTE UN’ALTRA, nessun uomo carnale può descrivere la grandezza e la magnificenza di Dio Padre, la mente umana è limitata alla sola sfera materiale ed è troppo fragile per ricevere questa profonda conoscenza spirituale che appartiene solo alla mente di Dio. Anche il miglior biblista al mondo con tutta la conoscenza dell’ebraico e del greco senza lo Spirito di Gesù il Cristo non può comprendere e insegnare le cose spirituali di Dio. Possiamo affermarlo con forza, senza Cristo in noi non si possono comprendere le verità fondamentali.

Come si ignora tanta verità! Non si può saltare il Figlio per andare dal Padre.

“Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: … E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:8-12).

Il nome Yehoshua o Yeshua non era unico, era un nome comune; prima del Cristo altri avevano portato quel nome e altri continuavano a essere chiamati in quel tempo (un discepolo di Paolo si chiamava Yeshua) mentre alcuni continuano ad essere chiamati ancora oggi Yehoshua o Yeshua. Dove sta la singolarità? Eppure si parla dell’unico nome che salva! Cosa intende la scrittura con “nel nome”? Non di certo nel pronunciare correttamente il nome aramaico che non ha senso, ma è il suo significato in ciò che il Figlio di Dio rappresenta.

Quindi, è importante conoscere il nome del Signore perché è stato dato da Dio Padre per il suo significato: Yehoshu’a o Yeshu’a =YHWH è salvezza”, “YHWH salva” o “Salvatore”. Ma, secondo l’intento delle scritture. Non è di fondamentale importanza pronunciarne correttamente il nome in ebraico per essere salvati. “Nel nome di Yeshua o Gesù” non è una sorta di parola magica per cui uno la deve pronunciare correttamente altrimenti non ha nessun effetto. La salvezza viene per mezzo del Sacrificio riparatore di Cristo fatto per tutti.

Se lo Spirito di Gesù è in noi allora osserviamo la sua parola e Lo glorifichiamo con i nostri atti perciò facciamo la volontà del Padre: “che conoscono Te il solo vero Dio Padre e colui che hai mandato Gesù il Cristo”. Questo significa “nel nome”, avere conoscenza del Santo e osservare la sua parola. Insomma, significa credere in Lui e a Lui. Quale credente oggi con il nome di Gesù non intende il Signore della Pace, il Figlio dell’Iddio vivente? Nel mondo vi sono migliaia di popoli e lingue e ogni popolo pronuncia il nome di Gesù il Cristo secondo la propria traduzione, nel futuro tutti conosceranno lo stesso nome.

“E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE, SIGNORE DEI SIGNORI (Apoc 19:16).

Egli è anche la vita eterna! la Parola ispirata di Dio afferma inequivocabilmente che si può conoscere ogni singola parola della Bibbia, forse osservare ogni cosa, spendere una vita intera nello studio delle scritture, ma senza lo Spirito di Gesù il Cristo nessuno può riscattarsi dal peccato e dalla conseguenza della morte e sperare di entrare nel Regno di Dio. L’uomo non è in grado di superare Dio. In tutto questo esiste una sola luce per l’intero mondo che è sempre Gesù il Cristo, se non si riconosce questa luce non si può vedere il Padre immortale.

Riflettiamo un attimo. Chi è esperto della bibbia, sa che in origine la terra è stata data ad esseri spirituali per essere governata; essi hanno fallito ribellandosi al Creatore, il quale poi creò l’uomo a cui la terra è stata affidata. Quest’ultimo fallì miseramente in partenza e da allora i due affidatari, spirituali e carnali, cercano di governare il mondo sperimentando ogni sorta di malvagità e crudeltà; il risultato nel prossimo futuro sarà qualcosa di cui non si è mai visto in tutti i tempi passati.

Un altro punto che non trova sistemazione nel repertorio di conoscenza del cosiddetto credente sono i vari titoli che la Bibbia usa per indicare Gesù il Cristo: il Paracleto cioè il Consolatore, l’Avvocato e anche Spirito vivificante cioè Spirito santo. Egli stesso si definì la Via, la Verità e la Vita.

Se non si crede che Cristo Gesù è l’unico essere spirituale che vive con noi tutti i giorni ed è quello che ci rivela il vero Padre Eterno, ogni credo non ha fondamento.

“Ma quando sarà venuto il Consolatore che Io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me” (Giov 15:26)

Chi è che procede dal Padre? Chi è la Verità? Solo il Cristo:

“Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo” (Giov 16:28).

“lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi(Giov 14:17).

Lo Spirito che abbiamo ricevuto è lo Spirito della Verità, cioè Cristo che dimora in noi, Egli non è un servitore del peccato in noi (Gal 2:17), eppure molti grandi luminari della bibbia negano che Egli operi ancora.

“Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi (Giov14:18-20).

“Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo(Matteo 11:27).

Solo Gesù Cristo può mettere la verità in noi, nessun altro. Egli è l’immagine perfetta del Padre, stesso amore, stesso carattere, stesso spirito. Egli è un Dio conforme al Padre che si svestì della sua gloria per rivestire i panni di un uomo mortale per riscattare l’umanità intera. Chi afferma di essere testimone del Padre e nega il Figlio, non è nella Verità.

“… il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente” (Filip 2:6).

Pur avendo la stessa fisionomia del Padre, Egli non disse mai di essere identico (una copia) al Padre

“… perché il Padre è maggiore di me” (Giov 14:28).

Egli pur essendo un Dio non è alla pari del Padre. Se Gesù Cristo non è un Dio, dovremmo rivedere su cosa è poggiata la nostra fede e la nostra testimonianza perché su quel palo non è stato inchiodato un semplice uomo con lo Spirito di Dio come uno dei tanti profeti, ma è stato inchiodato Colui che ha creato l’uomo. Egli è morto per la sua creatura e questo sacrificio era stato pianificato prima della creazione del mondo in cui Gesù si offrì di sua spontanea volontà al Padre per riscattare l’umanità intera dalla morte eterna.

“Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura” (Col 1:15).

“Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria” (1Tim 3:16).

Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre. Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre” (1Giov 2:23-25).

Chiunque nega Gesù il Cristo, non conosce il vero Dio Padre. Se Dio Padre ci ha chiamato veramente dal principio rivelandosi in noi, abbiamo la Verità che è Gesù il Cristo.

“Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù il Cristo è venuto nella carne, è da Dio” (1Giov 4:2).

“Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo” (1Cor 12:3).

“Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente” (1Cor 2:14).

Anche questi passi dimostrano molto chiaramente che c’è bisogno del dono dello Spirito di Dio per affermare le cose spirituali, umanamente non è possibile. Anche gli spiriti del male possono affermare che Gesù è il Figlio di Dio, il Signore, però non possono essere salvati (Luca 4:9).

Tutti quelli che affermano di aver conosciuto Cristo e il Padre con la loro intelligenza e il loro studio, senza l’intervento dello Spirito di Dio, dovrebbero rileggere attentamente su quanto Paolo rivela nella lettera ai Corinzi.

“Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,11).

C’è chi afferma che la Parola sia il Padre stesso nella sua manifestazione e chi addirittura che la Parola era nella mente del Padre che la pose nell’uomo Gesù, ma la scrittura afferma che la Parola ha un principio, quindi avendo un inizio non può essere Dio Padre, la Parola è Gesù il Cristo. Certamente non abbiamo conoscenza da quanto tempo la Parola è con il Padre perché era ed è nella dimensione fuori dal tempo, nell’eternità.

La Parola che dà la vita esisteva fin dal principio: noi l’abbiamo udita, l’abbiamo vista con i nostri occhi, l’abbiamo contemplata, l’abbiamo toccata con le nostre mani. La vita si è manifestata e noi l’abbiamo veduta. Siamo i suoi testimoni e perciò ve ne parliamo. Vi annunziamo la vita eterna che era accanto a Dio Padre, e che il Padre ci ha fatto conoscere. Perciò parliamo anche a voi di ciò che abbiamo visto e udito; così sarete uniti a noi nella comunione che abbiamo con il Padre e con Gesù il Cristo suo Figlio” (Giov.1:1-3).

“All’angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l’Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio (Apoc 3:14).

“Io sono l’alfa e l’omega, dice il Signore Dio, colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Apoc 1:8).

Anche questa scrittura dimostra che il Signore è un Dio, Colui che viene e che, purtroppo, in pochi aspettano. Dio il Padre non ha un inizio, è sempre esistito, qui Gesù il Cristo è definito l’alfa e l’omega e l’Onnipotente, titoli attribuiti al Padre.

Solo Cristo in noi può garantire al nostro spirito umano che siamo figli di Dio, eppure per molti il sentir dire di avere il dono dello Spirito di Dio, cioè Gesù il Cristo, equivale a una bestemmia. Se si ha la mente di Dio, allora dichiarare di essere di Cristo è una testimonianza, una certezza, una speranza.

“Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo è in voi? A meno che proprio siate riprovati” (2Cor 13:5).

“Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio” (Rom 8:16).

“Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito” (1Giov 4:13).

Esaminiamo sempre la Scrittura e riteniamo ferma la Parola della Verità, essa c’è trasmessa per mezzo dello Spirito di Dio!

“Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo” (2Giov 7).

Gesù il Cristo non ha mai affermato di essere Dio il Padre, però ha sempre sostenuto che le sue qualità erano e sono quelli di un Dio.

“… eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo” (1Pietro 1:2).

“Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo. Grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù nostro Signore” (2Pietro1:1).

Pietro, ricordiamo, è quel discepolo che confessò a Gesù: “tu sei il Figlio dell’Iddio Altissimo” e nell’occasione fu rivelato per bocca di Gesù che questa comprensione gli è stata data dal Padre per mezzo del suo Spirito. Perciò, Pietro dà testimonianza che Gesù il Cristo è il nostro Dio della salvezza cioè anche Lui è un Dio.

Conoscere la Verità e ottenere la salvezza non dipende da chi è più avveduto, né da chi studia approfonditamente, né da chi vuole ma da Dio che ha già prestabilito, prima che il mondo fosse, ogni cosa ed è Lui che ci fa misericordia senza nessun merito.

Gesù Cristo è il Dio che si rivelò a Mosè come messaggero e Parola dell’Iddio Altissimo:

“Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono” (Es 3:14)

“Io sono il SIGNORE vostro Dio …” (Lev 26:13).

“Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; vi ho fatti uscire dal paese d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio” (Num 15:41).

“Io, io sono il SIGNORE, e fuori di me non c’è salvatore” (Isaia 43:11).

Io sono è la sua identità. Dio Padre per mezzo di Gesù il Cristo ha formato il popolo di Israele. Egli è definito anche dalla Scrittura come l’Angelo di Dio o l’Angelo dell’Eterno. Egli è colui che fermò la mano di Abramo (Gen 22:11-12), che si presentò a Mosè sul pruno (Esodo 3:2), che trasse il Popolo di Dio dall’Egitto e lo scortò fino alla terra promessa (Esodo 14:19; 1Cor 10:4), che dette la manna e l’acqua nel deserto (Esodo 16), che rivelò il nome YHWH. Gesù è colui che parlò “faccia a faccia” con Abramo, Mosè e altri profeti.

Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte [Io, Gesù,] ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!” (Mat 23:37; Lc 13:34).

siccome è scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d’intoppo e una roccia d’inciampo; ma chi crede in lui non sarà svergognato” (Rom 9:33).

“…e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e la roccia era Cristo” (1Cor 10:4).

I Profeti del Vecchio Patto sapevano del Signore e desideravano vedere la Sua venuta.

“Celebrate il Dio degli dèi, perché la sua bontà dura in eterno” (Salmi 136:2).

La Scrittura dice che il Padre è «il Dio degli dèi». La parola “dèi” è riferita non agli idoli, ma alle creature celesti per cui ogni spirito celeste è, rispetto all’uomo, un dio. Dio Padre e suo Figlio hanno una natura spirituale eterna e immortale, mentre tutte le altre creature celesti hanno vita eterna ma non sono immortali “…ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere?” (Ebrei 12:9).

Il DIO di tutti gli spiriti o Dii è uno solo: il Padre.

Il punto centrale è che se Gesù il Cristo non fosse il Dio della Salvezza come affermano le scritture e come Lui stesso ha confessato, dichiarando che chi ha visto Lui ha visto il Padre, ossia il Vicario del Padre per l’uomo – in cui è custodita la vita eterna – il Suo sacrificio sarebbe nullo, la Sua morte è risurrezione non avrebbe potuto distruggere il peccato.

Infatti, Egli è il Dio più grande, dopo il Padre, a cui ogni cosa gli è sottoposta: “il quale è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze”(1Pietro 3:22).

Gesù il Cristo viene chiamato dalla Scrittura anche con molti titoli attribuiti al Padre: «Dio potente» (Isaia 9:5), «Grande Dio» (Tito 2:13).

Chi non riconosce Gesù il Cristo come il proprio Signore è perché non ha avuto ancora in dono lo Spirito di Dio; un predicatore che non crede nella preesistenza e nell’incarnazione del Figlio di Dio è un adescatore di gente che vuole trascinare con dolci parole quante più persone nell’eresia presentando il Signore nostro Gesù il Cristo come un semplice uomo che ha vissuto perfettamente e ha riscattato non solo sé stesso ma anche l’umanità davanti a Dio. È una netta contraddizione con la Parola di Dio che invece afferma che l’uomo che riesce ad osservare perfettamente la legge di Dio può riscattare SOLO la propria vita.

In conclusione, nessun uomo può mai assolutamente riscattare un altro uomo, figuriamoci l’umanità intera! Ecco, dunque, il perverso pensiero umano: “se c’è riuscito Gesù Cristo, anche io ci riesco, bastano le mie opere e il mio studio della scrittura, non parlatemi dell’opera di Dio in noi”.

Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito d’ogni creazione; perché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui ed in vista di lui; ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui. Ed è lui il capo del corpo, cioè, della Chiesa; Lui, che è il principio, il primogenito d’intra i morti, affinché in ogni cosa abbia il primato” (Col 1:15-18).

“Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo” (Atti 4:11).

E’ nostra profonda convinzione, nella fede che ci è stata data in dono dal Padre, che il Cristo è degno di ogni lode e onore e che a Lui appartiene la Gloria e la Potenza (Apoc 5:12).

Chi è di Dio non cerca la gloria degli uomini, né la loro lode, ma aspetta la manifestazione del nostro Dio per ricevere la gloria che il Padre gli ha riservato.

La promessa fatta alla sua Chiesa è di essere eredi e coeredi di Cristo, come possiamo barattare questa grande benedizione prestabilita prima che il mondo fosse? Il nostro futuro è quello di sedere sul trono del Regno di Dio e di essere anche noi Dii, simili al nostro Fratello maggiore Gesù il Cristo, Egli è Colui che ci ama fino alla gelosia, nessuno ci può strappare dalle Sue mani.

Abbiamo fiducia che questa riflessione porti nel lettore buoni frutti è possa rimuovere le incertezze e il velo, affinché possiate scoprire il vero e unico Salvatore Gesù il Cristo.

GESÙ È LA SALVEZZA CHE DIO PADRE OFFRE A OGNUNO DI NOI. EGLI È L’ANCORA DELLA VERA SALVEZZA.

L’AMORE DI DIO.

L’umanità ha un gran bisogno di amore, del vero amore altruistico; purtroppo, non sa dove attingere per trovarlo, brancola nel buio. Eppure ogni uomo può attingere alla vera fonte: Dio Padre per mezzo di Gesù il Cristo. Dio è Agape (amore), è Spirito e vera Luce, la sua natura è l’amore altruistico ed eterno, l’amore che abbraccia tutto e tutti.

L’uomo ha rigettato l’Eterno il SIGNORE e, quindi, l’amore di Dio, rivestendosi del proprio amore egoistico e perverso. Già! Quest’umanità si riempie la bocca di amore che altro non è che sesso, denaro, potere e tante altre abominazioni. Questo amore carnale ha contagiato anche il mondo cosiddetto cristiano con gravi conseguenze per i credenti. Il declino della nostra società a causa della corruzione e dell’immoralità, come Sodoma e Gomorra, ci ha destinato alla (auto)distruzione.

Oggi l’agape (che alcuni traducono con carità) si è indebolito e di conseguenza la legge non ha effetto; la verità, il dovere verso il prossimo, la speranza tra i fratelli viene meno. L’alterazione della verità degenera il vero primo amore e la vera fede raffreddando gli animi. L’idea, poi, che la salvezza sta nell’opera dell’uomo è diventata per loro una verità e rispettare le varie idee religiose sembra un dovere e un atto di amore; negare la venuta di Cristo nella carne è diventato un fondamento per la sapienza umana, la verità non è più accettata. Il cuore si è indurito come la pietra, egli non teme più nulla, non si commuove più davanti alle parole dell’Eterno IDDIO nostro creatore e legislatore.

Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà” (Matt:24:12). Questa profezia pronunciata dal Signore nostro Gesù il Cristo si è adempiuta; stiamo vivendo questa esperienza dove il cuore non batte più nel petto dell’uomo assuefatto all’ingiustizia dilagante per cui l’uomo dichiara, con le proprie azioni, inutile e inefficace la Parola di Dio e accettevole la menzogna e le favole.

Tutto si è compiuto come previsto, perciò il Signore alla sua Chiesa impenitente di quest’epoca rivolge parole molto dure e minacciose: “Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo, né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca” (Apoc 3:15-16).

Non ci vuole un grande ingegno per comprendere che la corrente di questa fiumana di menzogna del tempo presente è così violenta che è facile esserne trascinati, sviati e scoraggiati. I falsi profeti e le false verità sono in continuo aumento, viene incoraggiato e premiato il male e condannato il bene.

In una situazione come questa, per ogni credente che vuole vivere secondo Verità diventa una vera e durissima battaglia perché non solo nella carne ma molto di più nella mente avviene il nostro combattimento. Certo, il nostro combattimento non sarà per sempre; tuttavia, finché si è nella carne la nostra battaglia interiore è continua “perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l’uomo” (Marco 7:21-23). Chi cede al peccato e non combatte rischia di dimenticarsi e di allontanarsi dal vero Dio vivente ed Eterno.

Come abbiamo detto prima ogni cosa viene dal di dentro del nostro cuore e non è necessario sentirlo raccontare da questo o quell’altro profeta di come va il mondo attuale, basta la Parola profetica di Dio:

Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode. Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti. La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace. Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi” (Rom 3:10-19).

Oggi siamo abituati ad ascoltare l’uomo-dio (falso indovino) di turno che con le sue filosofie e le sue leggi promette la soluzione dei problemi. Ma nulla è mai cambiato, ogni sforzo è stato vanificato, ogni promessa non la si riesce a mantenere, si trama sempre contro il prossimo.

Ma quanti di noi tutti si misurano in queste parole che sono il principio di ogni cosa?

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore (agape), non mi gioverebbe a niente. L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito” (1Cor13:3-10).

In quanti di questi punti (dieci comandamenti) siamo manchevoli? Ecco lo specchio che riflette le nostre opere, il giusto metro per misurare le nostre colpe, che sono nell’intimo, di conseguenza si espandono sul prossimo che vediamo e quindi contro Dio.

L’amore di Dio non è una religione né una serie di riti, né una denominazione, esso è il dono di Dio che dà la forza di amare e di avere un buon cuore e di mettere in pratica la verità, affinché si possa superare ogni sorta di odio e di male. Senza l’amore di Dio in noi, non saremmo nulla. Sacchi pieni di orgoglio umano. L’amore è il vero antidoto contro l’egoismo e autore del male.

Chi ha Cristo Gesù ha l’amore di Dio. Dunque, se Dio opera in noi allora noi ameremo Dio Padre e il Signore Gesù con tutto noi stessi e il prossimo come noi stessi e avremo anche una piena confidenza con Lui.

Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amor perfetto caccia via la paura; perché la paura implica apprensione di castigo; e chi ha paura non è perfetto nell’amore” (1Giov 4:18).

Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo” (2Tim 1:7).

Noi sappiamo per volontà di Dio che Egli è amore attivo, e tutti i veri Figli lo chiamano Padre, il suo amore verso di noi è perfetto. Egli si adopera per cambiare il cuore di pietra che sta nell’uomo con un cuore di carne dove possa abitare veramente l’amore di Dio, chi ama il prossimo ama Dio.

Egli ci ama tanto che ha dato in sacrificio la vita del suo unico Figlio per la nostra vita eterna. Il nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù ha dato la sua vita per riscattare tutte le sue creature dal dominio del peccato, questo è stato fatto non perché fosse costretto, ma per amore. Il suo grandissimo sacrificio è scaturito dal suo incommensurabile amore, non a causa delle nostre buone opere, ma per colpa dei nostri interminabili peccati:

Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna” (Tito3:5,7).

Il vero messaggio che abbiamo ricevuto da Cristo Gesù è quello di amare Dio Padre da cui tutto dipende e il nostro prossimo. Egli ha già compiuto ogni cosa per la nostra salvezza, infatti è morto per questo, Egli ci ha fatto una promessa che non potrà mai venire meno. In realtà ogni cosa dipende da questi due comandamenti:

Maestro, qual è il grande comandamento della legge? E Gesù gli disse: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”. Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Matt22:36-40).

Se un credente non ha l’amore di Dio non può amare e osservare la legge di giustizia, in nessun modo. Infatti, “Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso” (Gal 5:14). La parola tradotta con “adempie” ha significato di “soddisfatta” quindi nel senso che l’amore è manifestato, in accordo con quanto afferma 1Giov 4:20.

Non esiste e non può esistere una denominazione religiosa o governo giusto ed onesto se la base per sostenerle non è l’amore. L’amore è il vero potere che non ha fine, il Cristo Gesù ne è il fondamento e chi costruisce su questo fondamento non ha mai fine. Ogni cosa è destinata a passare, ma l’amore resta in eterno (1Cor 13:8).

Infatti, in Cristo Gesù … quello che vale è la fede che opera per mezzo dell’amore” (Gal 5:6).

Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore” (1Cor 13:13).

L’amore è il vero fondamento, più di ogni conoscenza e sapienza, “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1Giov 4:8).

Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte” (1Giov 3:14).

Pensate un momento, chi osserva riti e cerimonie, chi osserva qualsiasi cosa credendo che ciò solo gli possa dare la vita è in errore, chi non ama resta sempre nella trasgressione. Quante volte sentiamo come molti si vantano di amare Dio perché osservano tutti i comandamenti per piacere a Dio, che vanno alla adunanze per dedicare il culto a Dio e che rispettano tante altre cose per essere graditi da Dio, certamente uno è libero di farlo, però la Parola di Dio è chiara:

Se uno dice: Io amo Dio, ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto” (1Giov 4:20).

L’amore è il primo frutto dello spirito: “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge” (Galati 5:22).

Chi ha lo Spirito di Cristo appartiene al Signore. Quindi, chi riceve Cristo diventa una sola cosa con Lui; Cristo Gesù è amore ed è per forza al primo posto, non esiste conoscenza più importante del vero Salvatore, Egli è lo Spirito che vive in ogni vero credente.

La scrittura fa cenno a questo rapporto intimo che c’è tra il credente e il Signore:

Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo, riguardo a Cristo ed alla Chiesa.” (Efes 5:31-32).

Questo passo della bibbia è fantastico, se solo l’uomo fosse in grado di attenersi a questo e a comprenderne il significato capirebbe il grande amore di Dio per la sua Chiesa spirituale. Perché abbiamo citato tale passo? Semplice la scrittura ci consola dicendoci che Gesù si prende cura di noi perché ama la sua Chiesa:

Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa” (Efes 5:29).

Ogni dono spirituale è buono, ma senza l’amore tutto è vano.

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla” (1Cor 13 1-2).

Noi sappiamo che la legge è spirituale, e va osservata prima di ogni cosa in spirito. Questo cosa vuol dire? Che chi afferma, per esempio, di non aver ucciso perché la legge dice di non uccidere non necessariamente è nella verità. Certamente dal lato materiale è nel vero, ma non dal lato spirituale; la verità è molto più penetrante. Così facevano i farisei, ma sono stati trattati duramente dal Signore Gesù che li ha definiti ipocriti, sepolcri imbiancati.

Voi avete udito che fu detto: “Non commettere adulterio”. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matt 5:27).

Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna” (1Giov 3:15).

E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” (Luca 6:31-36).

Ecco perché bisogna avere il cuore e la mente cambiata da Dio da dove sgorga il vero amore per amare veramente Dio con tutto il proprio essere e il prossimo che non dipende dalla denominazione che si appartiene, né dal colore della pelle, né da confini, né da bandiere.

Noi siamo certi di questo: “Chi ama il suo fratello dimora nella luce e non v’è in lui nulla che lo faccia inciampare” (1Giov 2:10).

Il vero segno di riconoscimento dei servi di Cristo Gesù è l’amore degli uni verso gli altri. Beato chi è di Cristo Gesù e cammina con Lui, non sarà di meno del suo Signore.