La Bibbia è la Parola di Dio, essa è cibo per lo spirito e vita per l’uomo, in essa è descritto il carattere di Dio che è amore altruistico (“agapè”) al contrario dell’uomo che è malvagio e che medita sempre il male: “Può un Etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi abituati a fare il male, fare il bene?” (Ger 13:23).
L’uomo rifiuta di percorrere la Via che Dio ha mostrato all’umanità Gesù il Cristo, mentre caparbiamente segue l’andazzo di questo mondo; eppure è Dio che ci ha creati nella sua infinita bontà, a Sua immagine e somiglianza. Nonostante ciò, spesso si sente dire da alcuni “se ci sono tribolazioni perché Dio non interviene? Che Dio è che non interviene?”; credono che egli sia un Dio di ira che non si cura delle sue creature. Ogni cosa che succede la colpa è data a Dio, mentre non riescono a vedere la sua bontà e la sua Parola di salvezza.
È Dio che non inteviene o siamo noi che glielo impediamo?
Per l’uomo il peccato non esiste più e il senso di colpa è debolezza in questa società, Gesù sembra un nome come tanti altri, senza valore, uno pari a un buon religioso di qualsiasi tempo e che è morto come tanti. Il nome di Yeshua tradotto con Gesù che letteralmente significa YHWH Salva, il Salvatore per eccellenza, è il solo che salva.
Se Dio dovesse applicare il nostro metro nel giudicare gli altri, tutti saremmo già distrutti; infatti, chi può dire di non aver mai disubbidito alla Sua santa legge?
Certamente Dio non lascerà impunito il trasgressore, ma proprio perché Egli è Dio di amore incommensurabile per le Sue creature, è paziente nell’attesa che ognuno si penta del male fatto e che cambi.
“Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi. Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse“. (2Pietro 3:9-10)
Dio desidera cambiarci dall’interno iniziando dalla nostra mente e dal nostro cuore, con la sua grande bontà.
Già in questo tempo il Signore dà tempo per il ravvedimento, bussa al cuore di ognuno di noi, se lo lasciamo entrare troveremo la vera pace e gioia eterna e la vera sicurezza di essere da Lui custoditi.
Certamente il Signore non busserà in eterno, ma la Sua ira si riverserà alla fine sugli impenitenti su coloro che gli avranno chiuso la porta in faccia.
Perciò la scrittura dice “Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione.” Riconosciamo la bontà del Signore!