Archivi tag: chiesa

Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.Giov. 14:5

Quanti problemi in questa vita, essi non finiscono mai, solo la morte vi pone fine, però è certo che non risolve il problema principale e lo scopo della vita stessa.

Tutto quello che l’uomo ha “inventato” e ha modificato non ha migliorato la sua conoscenza spirituale, anzi, con il passare dei secoli si è creato idoli e dii a misura propria.

L’uomo sta facendo di tutto per proseguire un cammino tortuoso senza il suo Creatore nella speranza di vincere la morte e anche se fosse in grado di vivere in eterno la sua natura umana e peccaminosa resterebbe sempre. La sua natura umana è il vero ostacolo per una vita di pace e di rispetto verso tutti.

Cristo è la vera Via santa! Chi la segue non potrà perdersi, anche chi non ha intelligenza se vi si incammina troverà la Verità.

In questa Via non ci sono bestie feroci, non c’è nessuno che possa mettervi piede per distruggere, vi cammina solo chi è stato salvato. Solo per mezzo di questa Via si arriva a Dio Padre, per mezzo dello stesso ed unico spirito che è Cristo Gesù.

Cristo è la Verità! Egli è la realtà delle cose spirituali, Egli e il Padre sono uno, non esistono due verità. Egli è il vero Tempio di Dio e tutti quelli che credono fanno parte di questo Tempio.

Cristo è la vera Vita! Nessun uomo ha vita in sé stesso, per vivere abbiamo bisogno di Cristo, in nessun altro esiste vita eterna.

L’uomo è rimasto ingannato credendo di avere e di essere una anima immortale, egli è polvere e polvere ritornerà; alla morte non può andare da nessuna parte, solo Cristo può riportare in vita i morti nel giorno da Lui stabilito. I nostri cari stanno tutti nella tomba qui sulla terra e nessuno ha ancora visto e nemmeno può vedere il Padre Eterno se non per mezzo di Cristo.

GESÙ È LA RESURREZIONE E LA VITA! In Lui abbiamo speranza.

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire al Dio vivente e vero e per aspettare dai cieli suo Figlio, che Egli ha risuscitato dai morti.1Tess 1:9-10

Questo versetto considera tre aspetti fondamentali del credente: la conversione, il servizio e l’attesa. Sono tre condizioni che un uomo, a cui Dio ha dato il dono del pentimento, deve attuare prima di essere, alla fine, con il suo Salvatore.

Il primo è quello convertirsi dagli idoli. Non esiste uomo su questa terra che non abbia almeno un idolo di cui è schiavo. L’idolo è, per definizione, un oggetto o immagine elevata a divinità e come tale adorata; quindi, può essere il sesso, il denaro, una divinità, un feticcio, un ideale, un’immagine, un mito dello spettacolo o dello sport, persino una persona molto amata. Dio ci chiede esplicitamente di convertirsi da tutti gli idoli per mezzo di parole molto forti: “Chi ama padre o madre più di Me, non è degno di Me; e chi ama figliuolo o figliuola più di Me, non è degno di Me” (Mat 10:37). Niente e nessuno deve essere messo prima di Lui nel nostro cuore.

Il secondo è il servizio per il Signore Dio vivente. Come servirlo? Mettendo in atto, con l’aiuto dello Spirito santo di Dio, la Sua Parola e la Sua volontà osservando i Suoi comandamenti; il credente deve essere un esempio vivente della nuova vita in Gesù Cristo. Ad ognuno dei Suoi figli Dio ha dato dei doni spirituali e ciò che ci viene richiesto da Lui è che noi adoperiamo questi doni per onorarLo e glorificarLo nella nostra vita crescendo nella conoscenza della Sua Parola.

Il terzo è l’attesa della venuta del Signore nella Gloria. Quanti di noi credenti vivono la propria vita nell’attesa della beata speranza del ritorno del nostro Signore e Re Gesù Cristo? Crediamo che sono pochi i credenti che aspettano il Suo ritorno. Anzi alcuni credono che non ritorni affatto. Eppure le scritture definiscono la Sua chiesa come una sposa in attesa di convolare alle nozze il cui sposo è Gesù il Cristo. E cosa deve fare una sposa nell’attesa di questo evento? Certamente vivere emotivamente con la mente, con il cuore l’attesa di quell’evento che ci sarà!

Convertire la propria mente, mutare i propri pensieri, trasformare il proprio carattere sono principi che non si acquisiscono cambiando i riti religiosi. Dio non è religioso, non ha fondato nessuna religione, Egli non è una invenzione umana, nessun idolo e nessuna immagine o statua può identificare chi è il vero Dio.

DIO È SPIRITO. Solo l’opera dello spirito di Dio in noi, cioè Cristo, può rivelarci veramente chi è Dio Padre. Questa è un’opera che fa Cristo in chi si è pentito e con la lettura giornaliera della Bibbia, il credente cresce in sapienza e conoscenza nella volontà di Dio e la sua vita deve essere attiva e fiduciosa, essendo oramai proprietà di Dio a tutti gli effetti, il suo lavoro è in vista del ritorno del nostro Re, tutto proteso per un futuro accanto a Cristo.

Quindi annunciamo con forza che Cristo è risuscitato, esortiamo ad essere facitori della Parola e non solo uditori, incoraggiamo ad andare solo dal Signore Gesù perché è solo Lui che ci dà la vera vita, in Lui non c’è delusione.

Essere liberi significa non essere schiavi dell’idolo. Può essere molto difficile ma sgombriamo il nostro cuore da ogni idolo perché non può esserci posto per Dio e mammona. Egli libera veramente dell’ira che deve essere riversata su tutta la terra.

Non arrendiamoci, combattiamo il buon combattimento, Cristo è sempre con tutti quelli che sperano in Lui. Cerchiamo la vita eterna, perseveriamo nel bene, serviamo il Signore! Gloria onore e immortalità aspettano ai Suoi figli.

Il Signore dice a noi tutti: “chi ha sete venga a Me e beva!” (Giov. 7:37). Gesù è la sorgente della Vita eterna.

www.osanna.org

Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.Rom 6:23

Se l’uomo avesse senno non camminerebbe sui sentieri della morte. Egli naturale non possiede la capacità di sceglere il bene, perciò egli ha bisogno che qualcuno gli apra la mente e gli dia intelligenza.questo qualcuno è solo Dio nostro creatore.

L’uomo, a cui Dio dà il Suo Spirito secondo la Sua volontà, è messo in grado di vedere la differenza tra il bene e il male, tra il vero amore divino e l’amore di questo mondo che conduce alla morte fisica e spirituale.

Senza questo dono di amore (agapè) di Dio nessun uomo è in grado di riconoscere di essere un peccatore e di aver peccato contro Dio stesso, è’ impossibile che l’uomo ammetta la sua colpa, impossibile rinunciare alle cose del mondo e rivolgersi a Dio, impossibile riporre la sua fiducia in Cristo.

Un uomo che non ha lo Spirito di Dio non è salvato né le preghiere lo salvano, nemmeno se accetta Cristo in parole,nemmeno se fa tante opere. Come dice Paolo chi non ha l’amore di Cristo anche se desse il suo corpo in sacrificio non gli servirebbe a nulla.

Quest’opera di salvezza, il dono del ravvedimento, deve farla Dio e una volta aver ricevuto gratuitamente i doni della Sua fede e della Sua giustificazione, allora si può accettare il Salvatore con cuore aperto e liberamente.

L’ uomo non ha una anima immortale, egli è mortale e Dio non da l’immortalità ai peccatori.

Se l’uomo possedesse davvero un’anima che sopravvive alla morte, sarebbe, invece, una creatura immortale. Nel qual caso, il sacrificio di riscatto fatto da Cristo per l’uomo risulterebbe inutile, in quanto Egli sarebbe venuto a morire per far riavere la vita ad uomini di per sé immortali! Ma la verità è che Gesù è venuto a riscattarci proprio dalla morte, e non dalla immortalità (che non possediamo). E’ impossibile che esiste un luogo di tortura, il cosiddetto inferno, dove l’uomo peccatore che non si ravvede sarà confinato per l’eternità.

L’uomo peccatore era destinato alla morte sia fisica che spirituale, ma Dio ha fatto un dono all’umanità intera: Suo figlio Gesù Cristo mediante il quale ottiene la salvezza eterna.

L’uomo perché è peccatore fino alla morte è destinato alla morte come afferma la scrittura in Ezechiele “l’uomo che pecca è quello che morrà“; perciò tutti siamo destinati a morire fisicamente, mentre, con il sacrificio di Gesù Cristo noi abbiamo la speranza e la fede nella Sua promessa di evitare la morte spirituale ed eterna.

Tutti sono partecipi della salvezza di Dio; infatti, la Parola di Dio ci assicura che “come tutti muoiono in Adamo, tutti saranno vivificati in Cristo Gesù“. Ciò significa che tutti avranno l’opportunità di essere chiamati da Dio secondo i Suoi tempi e la Sua volontà.

Il dono di Dio è la vita eterna per gli eletti e della distruzione in eterno per chi dopo aver conosciuto la salvezza dovrebbe rinunciare. Gli empi saranno interamente distrutti, annientati.

Cristo è venuto a salvare, non a distruggere, Egli dà la salvezza gratuitamente, nessuno la può meritare né la può comprare né la può rubare; la Sua salvezza è un dono e la dà a chi vuole. Dio nostro Padre e creatore vi benedica.